Nota del Presidente dell’Osservatorio sul Referendum Costituzionale Italiano
Certamente la riduzione del numero dei parlamentari porta con sè inevitabilmente delle conseguenze sul funzionamento di una democrazia che non possono essere ignorate e che vanno ben ponderate da chi è chiamato a fare valutazioni in merito. Appare evidente che una simile scelta vada meditata molto bene ed assunta con cognizione di causa, nè è necessario sottolineare come una simile proposta debba sempre essere retta da solide basi argomentative che non trovino fondamenta solo nel furore ideologico.
Ciò non di meno, non credo sia compito di questo osservatorio dare indicazioni di voto al popolo italiano e ritengo che l’Osservatorio Sguardo Sul Mondo debba solamente attendere lo svolgimento della consultazione referendaria.
Ciò che mi preoccupa maggiormente non è il quesito in sè o la risposta che al quesito sarà data dal popolo italiano. In questo frangente sono preoccupato soprattutto dalla regolarità della votazione che può essere inficiata dalle attuali contingenze. Esprimo, a nome dell’Osservatorio tutto, il vivo auspicio che, qualora le autorità italiane decidano di confermare lo svolgimento del referendum (e delle altre votazioni previste contestualmente il 20 e 21 Settembre prossimi) lo facciano avendo analizzato attentamente il quadro d’insieme ed avendo maturato realmente la certezza che si sia in grado di assicurare il regolare svolgimento di tutte le operazioni garantendo a tutti la partecipazione al voto.
Le disposizioni che le autorità impartiranno in relazione al voto nell’attuale contesto emergenziale saranno sicuramente guardate con grande interesse dall’Osservatorio.
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